L’ascolto attivo migliora ogni conversazione

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L’ascolto attivo non è soltanto una tecnica per facilitare la comunicazione, ma un atteggiamento, un modello di comportamento che supera il dualismo “giusto-sbagliato”, “io ho ragione-tu hai torto”.
Chi lo adotta, infatti, sceglie di aprirsi al dialogo, di mettersi in discussione. È disposto ad accogliere una pluralità di prospettive, a creare un processo relazionale basato su un sincero interesse per gli altri.

A tal proposito, alcuni giorni fa ho seguito il TED Talk “10 regole per migliorare una conversazione” di Celeste Headlee (scrittrice, giornalista, intervistatrice radiofonica)… e ne sono rimasta incantata.

La speaker indica una serie di punti chiave da seguire per migliorare le nostre conversazioni quotidiane. Sottolinea il valore dell’ascolto, sia l’idea che c’è sempre da imparare, perché “ognuno è esperto di qualcosa”. Provo a sintetizzare, di seguito, i suoi preziosi consigli.

Le 10 regole di Celeste Headlee per un’ottima conversazione

Secondo Celeste Headlee, oggi non sappiamo più ascoltarci l’uno con l’altro, siamo meno portati al compromesso. Di conseguenza, ogni conversazione rischia di evolvere in una discussione. E afferma:

Una conversazione richiede equilibrio tra il parlare e l’ascoltare.

Sono d’accordo. Sembra sempre più difficile gestire conversazioni di valore, cioè dialogare senza sprecare tempo, senza annoiarsi, senza litigare. Siamo distratti dai pensieri, dal cellulare. Convinti di avere sempre ragione. L’ascolto attivo aiuta a cambiare scenario, per concentrarsi sul “qui e ora”, senza preconcetti. Proprio ciò che consiglia Celeste nel suo discorso: per lei è possibile avere conversazioni piacevoli con chiunque (anche con ideali differenti) e in qualsiasi contesto.

⇒ Basta seguire queste 10 regole (ogni commento è una mia libera sintesi dei vari punti):

1. Mentre parlate non fate altro. Siate presenti, ascoltate davvero il vostro interlocutore.

2. Non pontificate. Iniziate ogni conversazione pensando di poter imparare qualcosa (la vostra opinione non è l’unica esistente).

3. Usate domande a risposta aperta. Lasciate esprimere liberamente chi avete di fronte.

4. Seguite il flusso della conversazione. Ascoltate senza interrompere.

5. Se non sapete, dite di non sapere. Meglio essere umili, piuttosto che saccenti.

6. Non mettete sullo stesso piano la vostra esperienza con la loro. Tutte le esperienze sono individuali, per cui è meglio mettere da parte il “protagonismo” e la classica frase “ti capisco, sai anche io…”.

7. Cercate di non ripetervi. Non riformulate più volte lo stesso concetto per chiarire qualcosa.

8. State lontani dai dettagli. Alle persone interessa come siete, cosa avete in comune. Lasciate perdere anni, nomi, date.

9. Ascoltate. Servono sforzi ed energia per ascoltare effettivamente qualcuno, ma è importante non distrarsi. Il rischio è quello di non avere una conversazione, ma di essere solo due persone che si urlano a caso frasi sconnesse nello stesso posto.

10. Siate brevi. L’obiettivo è destare interesse, senza appesantire la conversazione.

Ascolto attivo, conversazioni di valore

In definitiva, il TED Talk di Celeste Headlee invita a coltivare la propria curiosità, ad interessarci davvero agli altri, a tutto ciò che hanno da raccontare. La raccomandazione più bella?

Siate pronti a stupirvi.

Così Celeste conclude il suo intervento – e mi sembra davvero un invito da cogliere. I suggerimenti sono quelli di un’intervistatrice professionista, attenta ai particolari: dovremmo interagire seguendo il suo esempio. Capita molte volte di partecipare a discussioni senza senso, in cui manca l’equilibrio tra le parti (per esempio, c’è chi parla per ore e chi interviene raramente) e, alla fine, ci si sente svuotati.

Una conversazione di valore si basa sul rispetto reciproco. Nessuno è migliore degli altri, si è tutti sullo stesso piano, ogni opinione ha importanza e, soprattutto, l’esperienza di ciascuno è preziosa. Se ci sono pregiudizi, prevaricazioni, indifferenza, non è possibile avere uno scambio d’idee produttivo.

Ecco perché l’ascolto attivo è così importante: ci esorta ad abbandonare la passività e ad allenare il nostro spirito critico. D’altronde, come ho già scritto qualche anno fa… chi non ascolta, non comunica.


⇒ Per approfondire: “Le 7 regole dell’arte di ascoltare” di Marianella Sclavi – Scrittrice e studiosa di Arte di Ascoltare e Gestione Creativa dei Conflitti.