L’amicizia è ancora un valore?

La domanda potrebbe sembrare banale, ma non lo è, quindi mi spiegherò meglio: l’amicizia è ancora un valore… o è diventata uno strumento? È una parola vuota, pronunciata solo per fare bella figura, o un termine a cui siamo capaci di dare il giusto significato? Sulla pagina Fb CreativaSolidale, questa settimana, abbiamo parlato proprio di amicizia. Ecco la citazione pubblicata lunedì scorso:

Tutti si preoccupano di avere un amico, ma nessuno si preoccupa di esserlo.
– Alphonse Karr

Un pensiero semplice, che porta con sé una grande verità: oggi cerchiamo di aggiungere contatti su contatti, ci interessa ottenere consenso (= like e condivisioni) dimenticando, però, che network solidi e produttivi si basano sulla reciprocità, sul dialogo. Ci aspettiamo sempre di catturare attenzione, ma poi siamo i primi a disinteressarci di chi ci è vicino, di come sta, di ciò che dice o scrive.

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photo credits: Amy Treasure - via unsplash.com

Chi trova un amico, trova un tesoro. O no?

La vera amicizia, a mio parere, si basa sulla fiducia. Se non è possibile confrontarsi sinceramente, perché la sensazione è quella di essere giudicati, invidiati, ostacolati… c’è qualcosa che non va.
Se la persona che crediamo amica è presente a fasi alterne (in base alla convenienza del momento), se dice “sono felice per te”, ma si vede benissimo che non lo è…  se dice “mi dispiace tanto”, ma non sembra affatto sia così… ancora una volta c’è qualcosa che non va.

L’elenco di situazioni-tipo in cui potremmo trovarci sarebbe infinito. Ho sempre creduto molto nell’amicizia e ho imparato a mie spese che curare le relazioni costa fatica, richiede impegno: ma questo impegno deve essere reciproco, altrimenti interagire diventa impossibile e “l’investimento emotivo” risulta sbilanciato. Oggi diamo troppe cose per scontate, pensiamo che tutto sia dovuto e ci comportiamo con superficialità. Gli amici non sono figurine da collezionare per completare l’album.

I social network ci hanno dato l’occasione di conoscere nuove persone e questo è molto bello, ma sono convinta che sia davvero necessario lavorare sulla qualità e non sulla quantità. Trovo inutile aggiungere contatti su contatti “perché un giorno potranno esserci utili” o per dimostrare (a chi?!) di avere una rubrica infinita a cui fare riferimento. Preferisco mille volte il concetto “pochi, ma buoni”.

A cosa servono gli amici? 

Ricordi la canzone “Aggiungi un posto a tavola” di Johnny Dorelli?

[…] gli amici a questo servono, a stare in compagnia, sorridi al nuovo ospite, non farlo andare via, dividi il companatico, raddoppia l’allegria.

Ecco, in sostanza avere degli amici dovrebbe essere un plus della propria quotidianità, una fonte di gioia, un antidoto alla solitudine. Eppure, nonostante l’agenda sia piena di appuntamenti… molte persone sembrano comunque insoddisfatte. Perché? Forse il motivo è proprio quello che, sotto forma di domanda, ho menzionato all’inizio del post: l’amicizia è un valore, non è uno strumento.

Non deve “servire” a raggiungere obiettivi individuali, ma a superare gli ostacoli della vita senza paura, sicuri che, nel bene e nel male, ci sarà qualcuno pronto ad aiutarci, sostenerci o rimproverarci se è il caso (non certo a fare lo sgambetto!). Non basta, infatti, registrare un numero di telefono nella rubrica, fare un selfie o adulare qualcuno per poter dire di avere un amico. Sei d’accordo?

Neanche il tempo, a volte, è sufficiente a cementare un legame: se inizia a mancare la complicità, la solidarietà reciproca, se non si guarda più nella stessa direzione, anche dopo 20 anni un’amicizia può spezzarsi. Per non parlare di ciò che può accadere quando la fiducia riposta nell’altra persona viene tradita. Chi non ha mai pronunciato la frase “che delusione, io mi fidavo di te”? Pochi, di sicuro.

Ecco perché è necessario curare le proprie relazioni, non solo quelle personali, ma anche quelle professionali. Sono convinta, al contrario di tanti altri, che tra colleghi sia possibile instaurare un rapporto cordiale, amichevole. Anzi, penso sia proprio auspicabile, per creare un clima sereno e produttivo in qualsiasi ambiente di lavoro. → Nota: presto proporrò un servizio a tema, stay tuned!