Verso nuovi orizzonti

Nuovi orizzonti, nuove possibilità. Ho abbandonato il mio blog per alcuni mesi, senza preoccuparmi tanto di eventuali “ammaccature” sul piano professionale, dovute alla mia assenza. Sono convinta, infatti, che “tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile” (come si dice) e che una buona strategia di comunicazione sia davvero tale quando è elastica, quando ci rispecchia, quando ci dà modo di andare avanti, tornare indietro, fermarci, ricominciare. Ecco, io sto ricominciando. E vi spiego perché.

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Photo credits: Eli DeFaria - via unsplash.com

Felicità e cambiamento vanno a braccetto

Ne ho parlato proprio questa settimana sulla nuova fanpage CreativaSolidale (che merita di essere descritta approfonditamente in seguito): a volte, per essere più felici, è necessario cambiare.
E poiché, a mio parere, esistono tanti tipi di felicità, possiamo distinguere diversi tipi di cambiamento.

Quello che mi riguarda mette in discussione la sfera lavorativa: ho deciso di non lasciarmi più influenzare da schemi, mode, convEnzioni e convInzioni, concentrando le mie energie solo su progetti in cui credo davvero e dedicando il mio tempo a quelle (poche) relazioni vere e sincere in cui è riscontrabile una stima reciproca e in cui non c’è spazio per l’opportunismo (purtroppo diffuso).

Sbagliando s’impara (e si migliora)

Delusa da una serie di eventi e comportamenti, schiacciata da massi che la vita ti lancia all’improvviso (e che non puoi evitare), ho pensato che la soluzione migliore fosse quella di fermarsi, respirare e dare un’occhiata alla mia mappa personale. Chi sono? Cosa sto facendo? Dove sto andando?

Sono un po’ le domande che gli esperti di personal branding ti pongono quando decidi di tracciare un nuovo percorso, individuare una mission, trovare il target di riferimento. Ho iniziato a guardarmi intorno, evidenziare e analizzare i miei errori, confrontare punti di vista e cercare possibili soluzioni. Ho riempito d’idee un intero quaderno (rigorosamente “armata” di penna BIC). E alla fine?

Professionalità e opportunità

Sono sempre stata “una comunicatrice che comunica poco”, contraddizione di termini che, ormai, è il mio marchio di fabbrica (e di cui sono pienamente consapevole). Per molti ciò è un difetto e, per un certo periodo, l’ho pensato anch’io. Poi ho capito che mettere in dubbio il proprio valore è sbagliato, perché essere bravi comunicatori non significa parlare continuamente, né avere milioni di contatti.

Chi ha collaborato con me non ha mai avuto nulla da dire. Tuttavia, ho notato un particolare: finché fai parte di determinati gruppi (perché, magari, stai collaborando a un progetto che “tira”), ricevi messaggi, notifiche, mail di apprezzamento ai tuoi articoli o lavori. Appena esci fuori dal giro, il tuo nome è dimenticato, cancellato dalla faccia della Terra. Una cosa molto triste.

Mi spiego meglio? Se in questo momento lavorassi per una grande onlus, conosciuta a livello internazionale, la mia professionalità sarebbe valutata 100. Se lasciassi questo incarico per seguire un’organizzazione sconosciuta, di un paesello di campagna, verrei snobbata da subito.
Ciò significa una cosa sola: se non avrai mai l’opportunità di occuparti di grandi realtà, verrai sempre considerata poco. Le tue opinioni, pian piano, inizieranno a passare inosservate.

Come se tu, fuori da una precisa community, perdessi di colpo importanza, valore, capacità.
Soprattutto, come se le piccole realtà di cui ti occupi non fossero meritevoli di essere menzionate.

Io riparto. A modo mio. 

Detto ciò… Non ho intenzione di arrendermi, nonostante le difficoltà. Ho ancora tanto da raccontare e sarò sempre felice di poter essere utile a chi apprezza ciò che scrivo e condivido. Fossero anche 3 persone. Non solo: do il via ad una campagna di sensibilizzazione personale a favore di chi vive e lavora in contesti piccoli, difficili, in cui le occasioni di crescita si contano sulla punta delle dita.
Una specie di battaglia contro l’omologazione, per cui esisti solo se ti adegui a certi standard o tratti gli “argomenti del momento” seguendo il libretto di istruzioni… […]

Come? Ricostruendo il blog, per dare spazio a temi nuovi, storie di vita quotidiana da cui prendere esempio, progetti bellissimi di cui si parla poco. E pazienza se non faranno “audience”…

Leggete la mia nuova mission, e poi via… verso nuovi orizzonti!

Sono Chiara, comunicatrice socio-culturale e copywriter freelance.
Sviluppo strategie, contenuti, progetti, campagne informative, iniziative di sensibilizzazione, con l’obiettivo di valorizzare buone idee buone cause.

Offro il mio supporto a tutte quelle realtà che hanno grandi sogni, tanta voglia di fare, ma poche opportunità per rendersi visibili e crescere.

4 commenti

  1. Mattia in 12 Ottobre 2015 il 17:20

    Ciao Chiara, bel post. Mi ci rivedo in molte cose e quindi avanti a vele spiegate, in bocca al lupo!



    • Chiara Casablanca in 14 Ottobre 2015 il 14:24

      Ciao Mattia, grazie mille. Mi fa piacere sapere che condividi quanto ho scritto… A volte ci si sente come puntini piccolissimi… ma magari, alla fine, ci si ritrova in buona compagnia! 🙂 Un caro saluto.



  2. Daniele Ferla in 16 Ottobre 2015 il 12:57

    In bocca al lupo Chiara!!



    • Chiara Casablanca in 16 Ottobre 2015 il 16:56

      Ciao Daniele! Speriamo bene… 😉